• Guida all'analisi

    La Stele di Rosetta

    La Stele di Rosetta è una lastra di basalto, alta 114 cm e larga 72 cm, ricoperta da un'iscrizione risalente al 196 a.C. in cui viene riportato un decreto emesso in onore del faraone Tolomeo V Epifane in occasione del primo anniversario della sua incoronazione. Essa deve il suo nome alla città egiziana di Rosetta, il luogo in cui fu ritrovata durante la Campagna d'Egitto di Napoleone del 1799. La composizione delle iscrizioni fu fondamentale per la decifrazione dei geroglifici da parte dell'archeologo francese J.-F. Champollion. Sulla Stele, infatti, erano incisi testi in geroglifico (in alto), testi in demotico – la scrittura utilizzata per le pratiche quotidiane – (al centro) e in greco (in basso). Nel 1822, grazie al confronto incrociato delle tre lingue, Champollion riuscì a interpretare i primi geroglifici, dando così inizio alla moderna egittologia.

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L'antico Egitto

Di tutti i fiumi, il Nilo è il più generoso

Di tutti i fiumi, il Nilo è il più generoso. Esso s’innalza e si abbassa con precisione quasi cronometrica. Il sollevamento è percepibile in Egitto dall’inizio di luglio. Dapprima il fiume è di un colore verdognolo per una schiuma vegetale proveniente dalle acque equatoriali. A distanza di circa due settimane comincia ad arrivare il limo e il fiume prende una tinta rossastra, che una volta era associata al sangue di Osiride da cui sarebbe scaturita la nuova vita. Man mano che l’inondazione aumenta fino a raggiungere il livello dei campi finitimi, negli argini si aprono delle falle e l’acqua ricopre il terreno per un’altezza di 1,80 m o più. In settembre i villaggi, protetti da sbarramenti, assumono un po’l’aspetto di tanti isolotti, e la scintillante distesa d’acque costellata di arcipelaghi di alberi e case si distende da un orlo all’altro del deserto. Le acque quindi cominciano a ritirarsi e per la fine di ottobre il fiume è di nuovo rientrato nel suo alveo. Nell’inverno mite, quando l’evaporazione è lieve, il grano germina facilmente e il terreno ben presto si ricopre di un verde lussureggiante.

M.S. Drower, Fornitura di acqua, irrigazione e agricoltura, in Charles Singer et alii, Storia della tecnologia, I, Torino, Bollati Boringhieri, 1961.

Il Nilo: un fiume sacro

Salute a te, o Nilo che sei uscito dalla terra,

che sei venuto a far viver l'Egitto! […]

E lui che irriga i campi, che è creato dal dio Ra

per far vivere tutto il bestiame,

che disseta il deserto, lontano dall'acqua […].

Se è pigro, le malattie si diffondono e tutti sono poveri,

diminuiscono le offerte agli dei e muoiono milioni di uomini.

Se è crudele, tutta la terra inorridisce, grandi e piccoli gridano […].

Quando comincia ad alzarsi, il paese è in giubilo, tutti si rallegrano.

Ogni bocca prende a ridere, tutti i denti si scoprono al riso.

Portatore di nutrimenti, ricco di alimenti, creatore di ogni cosa buona,

signore di riverenza, dal dolce odore, benigno quando viene.

È lui che fa nascere le erbe per il bestiame e vittime a ogni dio.

Edda Bresciani, Letteratura e poesia dell'Antico Egitto, Torino, Einaudi, 2007.

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fonti varie

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