Di tutti i fiumi, il Nilo è il più generoso
Di tutti i fiumi, il Nilo è il più generoso. Esso s’innalza e si abbassa con precisione quasi cronometrica. Il sollevamento è percepibile in Egitto dall’inizio di luglio. Dapprima il fiume è di un colore verdognolo per una schiuma vegetale proveniente dalle acque equatoriali. A distanza di circa due settimane comincia ad arrivare il limo e il fiume prende una tinta rossastra, che una volta era associata al sangue di Osiride da cui sarebbe scaturita la nuova vita. Man mano che l’inondazione aumenta fino a raggiungere il livello dei campi finitimi, negli argini si aprono delle falle e l’acqua ricopre il terreno per un’altezza di 1,80 m o più. In settembre i villaggi, protetti da sbarramenti, assumono un po’l’aspetto di tanti isolotti, e la scintillante distesa d’acque costellata di arcipelaghi di alberi e case si distende da un orlo all’altro del deserto. Le acque quindi cominciano a ritirarsi e per la fine di ottobre il fiume è di nuovo rientrato nel suo alveo. Nell’inverno mite, quando l’evaporazione è lieve, il grano germina facilmente e il terreno ben presto si ricopre di un verde lussureggiante.
M.S. Drower, Fornitura di acqua, irrigazione e agricoltura, in Charles Singer et alii, Storia della tecnologia, I, Torino, Bollati Boringhieri, 1961.
Il Nilo: un fiume sacro
Salute a te, o Nilo che sei uscito dalla terra,
che sei venuto a far viver l'Egitto! […]
E lui che irriga i campi, che è creato dal dio Ra
per far vivere tutto il bestiame,
che disseta il deserto, lontano dall'acqua […].
Se è pigro, le malattie si diffondono e tutti sono poveri,
diminuiscono le offerte agli dei e muoiono milioni di uomini.
Se è crudele, tutta la terra inorridisce, grandi e piccoli gridano […].
Quando comincia ad alzarsi, il paese è in giubilo, tutti si rallegrano.
Ogni bocca prende a ridere, tutti i denti si scoprono al riso.
Portatore di nutrimenti, ricco di alimenti, creatore di ogni cosa buona,
signore di riverenza, dal dolce odore, benigno quando viene.
È lui che fa nascere le erbe per il bestiame e dà vittime a ogni dio.
Edda Bresciani, Letteratura e poesia dell'Antico Egitto, Torino, Einaudi, 2007.